Per alcuni anni viaggia tra gli Stati Uniti e il Centro America dove ha modo di studiare l’espressione artistica, antica e contemporanea delle popolazioni autoctone.
Lavorando in collaborazione con artisti ed artigiani di origine indiana e messicana, crea oggetti d’Arte e design ,soprattutto tessile, ispirati all’arte degli indiani d’America e all’arte Precolombiana.
ESPOSIZIONI
1995 maggio - Personale - Barbara Beckman Studios - San Francisco - USA
1996 febbraio - Personale - Casa de las Artes - S. Miguel De Allende - Mexico
1997 giugno - Personale -Teatro Colosseo – Roma
1998 giugno - Collettiva - “Villaggio Globale “ – Roma
1998 giugno - Collettiva – Città della Scienza – Napoli
1999 marzo - Collettiva “ Etnie Contemporanee “ Goa Club - Roma
1998 settembre - Collettiva - “ Il cavallo di Manitù” – Parco degli acquedotti – Roma
1999 maggio – Personale - “Classico Village” – Roma
2001 ottobre – realizza un grande murales nel Parco del Pineto a Roma
2002 settembre - Collettiva – Museo Casina delle Civette, Villa Torlonia - Roma
2001 marzo - Personale - Palazzo Alemanni – Civita di Bagnoregio (Vi)
2003 maggio – Personale – Casale Podere Rosa – Roma
2003 luglio – Collettiva – “Rassegna Cinema Indip.” – Via della Caffarella – Roma
2003 ottobre - Personale – Sala Almadiani - Viterbo
2003 dicembre – Collettiva – Chiostro Medievale di Bracciano
2004 marzo – Collettiva – galleria “ Gard “ Piramide - Roma
2002 maggio – Collettiva – Torretta Valadier ,Ponte Milvio –Roma
2003 ottobre – Collettiva – Refettorio S.Domenico a Napoli
2003 novembre –Personale – galleria “ il Pilastro” – S.Maria Capovetere
2005 agosto – Espone alla collettiva di scultura e pittura “ Materia Viva “, di cui è anche curatrice, nell’antico palazzo medievale di S.Carluccio a Viterbo.
Per l’inaugurazione viene presentato il lungometraggio “6 artisti: la materia “: composto dalle video-biografie degli artisti presenti (di R. Meddi, V. Sentinelli). (“juta, legno e materiali di recupero di Paola Cordischi”)
2006 giugno- Cura ed espone alla collettiva “ Materia Viva (seconda edizione ) –galleria Artidec di Bracciano
2007 marzo - Cura ed espone alla collettiva “ Yin e Yang “- Archivio storico di Bracciano
2008 marzo –Collettiva “ l’uovo d’artista “ a Calcata
2008 settembre – Progetta, cura ed espone in “Bracciano in Arte”. La manifestazione coinvolge più di 30 artisti ed oltre 100 opere suddivise in 4 sezioni: pittura, scultura, fotografia e ceramica.
2009 maggio – Esposizione di Arte Contemporanea in parallelo con l’Arte “primitiva “ Oceanica - Bracciano
2010 ottobre – Collettiva- “Magazzini della Lupa” a Tuscania (Vt)
2011 ottobre – Personale di pittura e scultura – “Senza Parole” - Tuscania
2013 giugno - Personale di pittura ed istallazioni – Tivoli
2015 ottobre - Personale di Arte - Ex Cartiera Latina - Parco dell'Appia Antica - Roma
2016 febbraio - Personale - Galleria PlusArtePuls - Viale Mazzini, 1 - Roma
2016 settembre - Personale - Galleria Onde di Carta - Trevignano Romano
2017 agosto - Personale - Rassegna "Venerdi' di O.C.R.A." Chiostro medievale - Montalcino (Siena)
2019 Ottobre - Personale, opere e catalogo 2017/18 - Casale d'Arte XXX Miglia ( Sutri VT)
2021 Settembre - Personale, opere e catalogo 2019/21- Casale d'Arte XXX Miglia ( Sutri VT)
2021 Dicembre - AMACI 17° Giornata del Contemporaneo - Personale- "Cordischi - opere 2021" - Casale d'Arte XXXMiglia, Sutri (VT)
2022 Maggio- Collettiva "Configurazione#2 - Palazzo Ruspoli -Cerveteri
2022 Luglio - Personale - "Cordischi - opere 2022"- Casale d'Arte XXXMiglia, Sutri (VT)
2021 Ottobre - AMACI 18° Giornata del Contemporaneo - Personale - "Cordischi - opere recenti " - Casale d'Arte XXXMiglia, Sutri (VT)
2023 Luglio - Personale di Arte presso la Galleria di Arte e Design "eswareinmal-design - Albgut Münsingen BW - Germany
2023 Ottobre – AMACI 19° Giornata del Contemporaneo – Personale - “La poetica del particolare”- - Casale d’Arte XXXMiglia- Sutri (Vt)
2023 Ottobre – Collettiva di Arte -“Verde. Poetico. Insolito - Lo sguardo dell’Arte sulla Natura”
Artisti : Cordischi, Magni, Mancinelli, Melloni, Tata, Tranchida, Wilczek - a cura e nel Casale d’Arte XXX Miglia - Sutri (Vt)
di Enrico Mascelloni
“…la sua costante ricerca attinge da un passato antichissimo ed allude ad un futuro remoto, oltre la civiltà occidentale.”
ENRICO MASCELLONI
(Scritto da Luigi M. Bruno e pubblicato su Roma Cultura il 01/02/2023)
Siamo tutti figli di qualcuno, o almeno parenti alla lontana. Paola Cordischi e il suo astrattismo che per semplificare definiremo dinamico conta sicuramente ascendenze illustri: prima di tutti Afro, ma senza la sua calda corposità cromatica ancora con echi di Scuola Romana, un padre nobile come Emilio Vedova, ma per temperamento lontana dalla sua tragicità senza compromessi, forse anche un po’ di Mirò, ma assente il gioco dei suoi preziosi aforismi che sanno di favola araba.
Questa è la pittrice Cordischi e il suo albero genealogico, ma poi la sua storia prosegue per motivazioni e necessità tutte sue e indiscusse. La rapidità del segno, senza pentimenti di mezzi toni appartiene ad una semplificazione scabra che non vuole “ritorni” di moderate riflessioni.
Il colore supporta l’ossatura essenziale del segno nell’incorporare il suo scheletro con notazioni cromatiche che sottolineano e assecondano lo slancio istintivo dei suoi elementari crittogrammi, quasi una serie di basilari accordi musicali che completano e racchiudono la folgorazione grafica iniziale.
Il legame che unisce coerentemente i suoi lavori non ammette devianze discorsive o digressioni alternative: il suo racconto è tutto racchiuso in un sentimento spaziale compatto e giustificato da una esigenza essenziale: la cristallizzazione del momento pittorico, la rappresentazione per sequenze di una intuizione dell’attimo e la sua traduzione in proverbiale semplicità.
E qui l’uso che si vuol fare di “proverbio” e “proverbiale” non vuole sminuire la realtà pittorica della Cordischi portandola ad un livello di discorsivo buonsenso. No; i “proverbi” dell’artista hanno l’icasticità dell’immagine conclusiva e assoluta, senza repliche e accordature ad ingentilire la nuce, il suo paradigma e il desiderio di esprimerlo senza compromessi.
La parola, il laconico motto è per l’artista l’arma essenziale del suo percorso. La scoperta e l’amore per la realtà è di per sé sempre illusoria, solo attraverso il linguaggio muto e misterioso del segno si puo’ talvolta intuire e dar corpo all’inesprimibile: l’apodittico suo manifestarsi ne è l’indiscussa ragione.
Dai primordiali graffiti fino a noi si manifesta l’eterna esigenza della traccia, del segno chiaro e incontrovertibile.
E nel segno, quanto più essenziale e lampante, si conchiude e si manifesta l’urgenza di Paola Cordischi: “hic et nuc”, qui e adesso, il momento e la sua tempestiva intuizione ne è l’inizio e la sua nuda conclusione.
Fonte: https://romaculturamensile.wordpress.com/